La legge italiana prevede che chiunque arrechi un danno ingiusto a un altro soggetto, è tenuto al risarcimento del danno. Per comprendere a quanto ammonta quest’ultimo, bisogna innanzitutto capire cosa si intende esattamente per lesione personale. Infatti, si tratta di un concetto piuttosto generico nel mondo del diritto. La legge, però, fa una distinzione piuttosto chiara tra percosse e lesioni. La cosa importante è chiedere un parere legale ad avvocati esperti in lesioni personali.
Il reato di percosse, dal punto di vista giuridico, è considerato tale quando l’aggressione causa dolore, ma senza che vi siano postumi apprezzabili. Ciò significa che, per far sì che ci sia rilevanza penale, è necessario infliggere dolore a un’altra persona, cosa che può avvenire sia a mani nude (es. un violento schiaffo, un pugno allo stomaco), sia attraverso degli oggetti (es. un bastone). La giurisprudenza ritiene che anche un forte getto d’acqua, se in grado di arrecare dolore, può causare il reato di percosse.
Per quanto riguarda le lesioni personali, la differenza rispetto alle percosse sta nelle conseguenze, in quanto le prime provocano una malattia nella mente o nel corpo, comportando una pena più elevata. Quindi, a seconda che l’aggressione abbia provocato una semplice sensazione di dolore o una malattia, possono scaturire i reati di percosse o di lesioni personali. Sicuramente la seconda comporta un risarcimento maggiore rispetto alla prima.
Il risarcimento del danno da lesioni personali
Una volta compresa la differenza tra lesioni e percosse, vediamo quale risarcimento potrà ottenere la parte danneggiata dall’aggressione. Come ben saprai, è necessario fornire una prova dei danni patiti per chiedere un risarcimento al giudice. Per esempio, se la tua auto è stata danneggiata da un’altra, sarà necessaria la valutazione di un perito, che andrà a stimare l’entità del danno per poi richiede il risarcimento alla controparte.
La procedura è la medesima nel caso in cui i danni siano personali, quindi riguardanti la persona. Perciò andrà effettuata una valutazione in merito al pregiudizio alla salute, per poi quantificarlo in termini economici.
Non è assolutamente facile quantificare precisamente il danno patito a seguito di un’aggressione, ma non è neanche impossibile. I giuristi hanno concepito una serie di nuovi parametri che permettono di determinare con esattezza la liquidazione del danno, al fine di quantificare economicamente il danno alla salute.
Come si determinare il risarcimento per aggressione?
Innanzitutto è bene fare una distinzione molto importante in merito alla tipologia di danno. Infatti, può essere morale o biologico. Il primo consiste in un dolore interno, che la persona subisce a seguito dell’evento scatenante. Un esempio è un trauma psicologico o uno shock emotivo che vive colui che ha subito la violenza. Per quanto riguarda il danno biologico, si intendono lesioni accertabili in sede di visita medica, in questo caso gli esempi sono moltissimi: frattura del setto nasale, ferite, trauma cranico etc. Quindi, in parole povere, il danno biologico comporta una lesione dell’integrità psico-fisica della persona.
Per conoscere il valore del risarcimento per aggressione è necessario sottoporsi a una visita medico-legale e quantificare il danno subito, mediante gli appositi parametri determinati dalla giurisprudenza. Generalmente, nei tribunali italiani vengono considerate la tabelle di Milano per i calcolo del risarcimento. Si tratta di uno strumento di grande importanza, che consente di determinare il valore base corrispondente ad ogni punto di invalidità, in relazione all’età del danneggiato.
Il modo più semplice per ottenere il risarcimento è costituendosi parte civile, così che tu possa far valere la tua azione civile ai fini dell’ottenimento del ristoro per il danno patito.
Avvocati Risarcimento per lesioni personali: accertare le responsabilità
Il nostro ordinamento (D.lgs 209/2005) stabilisce che, in caso di sinistro stradale con conseguenti lesioni personali con responsabilità accertate, è possibile ottenere il cosiddetto risarcimento diretto. Per ottenerlo, occorre che il danneggiato presenti la richiesta di risarcimento danni alla propria Compagnia Assicuratrice entro 3 giorni dal sinistro: sarà questa a risarcire il danno rivalendosi in seguito sulla compagnia della parte che ha cagionato il danno.
Ciò però non è sempre possibile, e uno dei casi in cui tale possibilità non è riconosciuta è proprio quello delle lesioni personali di particolare gravità, cioè quelle da cui consegue una menomazione che causa invalidità permanente al 9%.
Avvocato per risarcimento lesioni personali
Il danno patrimoniale comprende la valutazione economica delle lesioni oltre al mancato guadagno, ovvero il guadagno che il soggetto leso avrebbe potuto ottenere dal lavoro esercitando le abituali attività. L’ammontare dipende dai giorni in cui a causa delle lesioni personali il soggetto è stato impedito effettivamente nel lavoro, e viene calcolato sulla base dei redditi degli anni precedenti (da dimostrare allegando dichiarazioni dei redditi degli ultimi due anni).
Nel caso di lavoratori dipendenti, siccome le casse di previdenza obbligatorie provvedono al pagamento del periodo di malattia, la modalità di calcolo del mancato guadagno cambia, e lo stesso corrisponde solo a eventuali straordinari che il soggetto leso avrebbe potuto esercitare e eventuali buoni pasto.
Oltre al danno patrimoniale le lesioni personali permettono di avere il risarcimento del danno non patrimoniale, in particolare il danno psico-fisico e la menomazione permanente alla salute.