Un incidente mortale rappresenta uno degli eventi più drammatici che una famiglia possa affrontare. Oltre al dolore per la perdita, i familiari si trovano spesso davanti a dubbi, domande e complessità burocratiche su responsabilità, risarcimento e diritti previsti dalla legge.
In questa guida chiara e completa spieghiamo quando spetta il risarcimento, a chi, come viene calcolato, quali sono i danni riconosciuti, quali documenti servono e come avviare correttamente la procedura.
1. Quando spetta il risarcimento per incidente mortale
Il risarcimento spetta quando la morte è causata, anche solo in parte, dalla condotta colposa o dolosa di un altro soggetto:
- incidente stradale
- investimento pedonale
- sinistro tra più veicoli
- perdita di controllo del mezzo altrui
- responsabilità del conducente che trasportava la vittima
- infrastrutture o segnaletiche non idonee che hanno contribuito all’evento
Per ottenere il risarcimento non è necessario che vi sia una condanna penale: è sufficiente provare la responsabilità civile anche con accertamento stradale o dinamica ricostruita.
2. Chi ha diritto al risarcimento
Il risarcimento spetta ai familiari “prossimi congiunti”, cioè le persone legate da un rapporto affettivo stabile e socialmente riconosciuto con la vittima.
Generalmente rientrano:
- coniuge o partner convivente
- figli (anche non conviventi)
- genitori
- fratelli e sorelle
- convivente more uxorio
- nonni (in casi specifici)
Ogni rapporto viene valutato secondo la vicinanza affettiva, l’intensità del legame e la convivenza.
3. Quali danni vengono risarciti
Il risarcimento per sinistro mortale comprende più voci di danno.
1. Danno non patrimoniale dei familiari
È il danno più rilevante e comprende:
- sofferenza per la perdita
- sconvolgimento della vita familiare
- rottura del legame affettivo
È calcolato in base a tabelle giudiziarie (di solito Milano) che valutano età, rapporto con la vittima e intensità del vincolo.
2. Danno patrimoniale da perdita del contributo economico
Spetta quando la vittima contribuiva al mantenimento della famiglia.
Il calcolo si basa su:
- reddito della vittima
- età
- aspettativa di vita
- percentuale di contribuzione al nucleo familiare
3. Danno da perdita del contributo domestico
Riguarda attività non retribuite ma fondamentali svolte in famiglia: gestione della casa, cura dei figli, supporto familiare.
4. Spese funerarie e costi immediati
Sono sempre risarcibili, purché documentate.
4. Come si calcola il risarcimento
Il risarcimento tiene conto di:
- età della vittima
- età dei familiari
- rapporto affettivo
- convivenza o frequenza della relazione
- reddito e contributo economico
- ruolo familiare e genitoriale
Le Tabelle del Tribunale di Milano sono il riferimento principale usato in tutta Italia per determinare il danno da perdita del rapporto parentale.
5. In quali casi la compagnia contesta o riduce il risarcimento
Le assicurazioni tendono a contestare nei casi di:
- responsabilità non chiara
- concorso di colpa della vittima
- mancanza di prove sulla dinamica
- assenza di documentazione economica
- mancato accertamento medico-legale
- tentativi di liquidazione al ribasso
Per questo è importante ricostruire la dinamica correttamente e affidarsi a professionisti esperti.
6. Quali documenti servono per la richiesta
Per avviare l’iter risarcitorio è necessario raccogliere:
- verbale delle Forze dell’Ordine
- planimetrie e rilievi tecnici
- testimonianze
- certificati anagrafici dei familiari
- documentazione reddito/vita lavorativa della vittima
- spese funerarie
- eventuali consulenze tecniche
- accertamenti stradali o perizie
La completezza documentale è essenziale per evitare contestazioni.
7. Tempi del risarcimento
Non esiste un tempo fisso uguale per tutti i casi.
In media:
- 6–18 mesi nei casi con responsabilità chiara
- 18–36 mesi nei casi complessi o con più veicoli coinvolti
- più di 36 mesi se è necessario procedere per via giudiziaria
L’assicurazione deve comunque fornire una risposta entro i termini previsti dal Codice delle Assicurazioni, una volta ricevuta tutta la documentazione.
8. Perché è importante l’assistenza specializzata
Nei casi di incidente mortale, la gestione autonoma è estremamente complessa:
- dinamiche spesso controverse
- richieste di risarcimento articolate
- compagnie assicurative tendenzialmente difensive
- necessità di consulenze medico-legali e tecniche
- valori elevati del danno → maggiore conflittualità
Un team esperto in incidenti mortali può:
- ricostruire accuratamente la dinamica
- gestire le perizie medico-legali
- quantificare correttamente tutti i danni
- contrastare offerte troppo basse
- tutelare pienamente i familiari
9. Conclusioni
Il risarcimento per incidente mortale è un tema complesso che richiede precisione, competenze giuridiche e tutela immediata.
Conoscere i propri diritti è fondamentale per affrontare un percorso difficile, spesso in un momento di dolore e fragilità.
SinistriOnline supporta i familiari con un approccio altamente professionale, umano e specializzato, per ottenere un risarcimento giusto e completo.







