Danno Biologico: cos'è e come ottenere un risarcimento del danno

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Il danno biologico non è altro che un danno di natura non patrimoniale. Questo tipo di danno subito da una persona, si verifica quando un soggetto viene leso fisicamente e/o mentalmente. 

Il danno biologico viene valutato sia se è permanente che reversibile, attraverso una perizia medico-legale che dovrà valutarlo. Tutto questo indipendentemente dal reddito del danneggiato.

La normativa dedicata a questo specifico aspetto si trova nell’articolo 32 della Costituzione italiana. Contatta un avvocato esperto in danno biologico che potrà aiutarti ad ottenere un congruo risarcimento del danno.

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Come valutare un Danno di origine Biologico

Nel corso degli anni il concetto di danno biologico ha subito numerosi cambiamenti, questo perché fino agli anni ’70 non esisteva una legge ben definita sull’argomento, cosa che da quell’epoca è cambiata.
Il danno biologico di riferisce ad una lesione fisica o psicologica che ha subito un uomo in seguito ad un incidente stradale; in casi come questi spesso bisogna ricorrere ad un avvocato esperto nel danno biologico, per valutare adeguatamente il caso ed agire secondo la legge in modo attento e scrupoloso.  Anche se il danno subito non sarà permanente spetta lo stesso un risarcimento del danno all’individuo in quanto l’integrità fisica è un bene tutelato dalla costituzione.

Danno alla Persona: Come nasce?

Negli anni ’70 la questione sul danno biologico è stata molto dibattuta perché era un argomento che si trovava al limite tra bene patrimoniale e non patrimoniale. A mettere un punto per la prima volta sul rispetto e sulla doverosità di risarcire un individuo per il danno subito, furono il tribunali di Genova e Pisa, in seguito la Corte di Cassazione ha usato questi precedenti per discutere molti altri casi simili.

La questione è stata anche oggetto di molti studi nel corso degli anni da parte delle scuole di Giurisprudenza fino ad arrivare alla certezza che il danno biologico va sempre risarcito perché si va ad intaccare un bene tutelato dalla Costituzione a prescindere che venga danneggiata o meno la capacità di produrre reddito da parte dell’individuo coinvolto.

Cos'è in dettaglio il Danno Biologico

Per capire meglio e nello specifico di cosa si tratta quando si parla di danno biologico è bene riassumere il tutto in una sintesi più esplicativa: il danno biologico è una lesione causata ad una persona, che sia essa fisica o psichica che va a danneggiare il diritto garantito dalla costituzione dell’integrità e la salute.

Le lesioni personali subite possono essere accertate tramite la visita di un medico legale imparziale alla questione, e va aggiunto ai danni non patrimoniali come il risarcimento morale ed esistenziale. I casi in cui vengono maggiormente utilizzati i criteri del danno biologico, trattandosi di una  lesione alla salute della persone, sono gli incidenti stradali e gli errori sanitari che causano un’invalidità momentanea o permanente.

Come calcolare il Danno Biologico

Dato che ogni incidente è diverso e anche le lesioni possono essere differenti da caso a caso, non si può riconoscere una cifra unitaria che possa valere sempre; per questo motivo spesso viene fatto riferimento alle Tabelle di Milano, ovvero un criterio di riferimento assunto oramai come parametro nazionale per gli indennizzi.

Per questo tipo di danno alla persona, ci sono due tipi di lesioni subite:

Le lesioni micro-permanenti sono di lieve entità perché rientrano in un’invalidità inferiore al 9% quindi per essere prese in considerazione devono essere accertate tramite la visita di un medico legale che può dimostrare visivamente tramite radiografie o altri tipi di esami, qual’è la vera entità del danno subito durante l’incidente; comunque in ogni caso, il danno subito deve essere risarcito a prescindere che questo causi nell’individuo l’incapacità di produrre un reddito per se stesso e la famiglia.

Nel caso invece delle lesioni macro-permanenti e quindi di un’entità più grave, rientrano nei danni che causano un’invalidità, temporanea o permanente, superiore al 9% e devono essere risarcite seguendo appunto il criterio delle Tabelle di Milano citate in precedenza.

Il Codici delle Assicurazioni cosa prevede in caso di danno

Una fonte normativa importante per definire il danno biologico è il Codice delle Assicurazioni ovvero il decreto legge n. 209/2005. All’articolo 138, secondo comma, lettera a), di tale decreto il danno biologico è definito come “la lesione temporanea o permanente all’integrità psico-fisica della persona, suscettibile di accertamento medico-legale, che esplica un’incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla sua capacità di produrre reddito”. Vi consigliamo di entrate in contatto con i nostri avvocati esperti in danno biologico. 

Invalidità permanente e invalidità temporanea

Per poter valutare il danno biologico è necessario effettuare una perizia medico-legale che verifica il danno subito e determina se le lesioni subite sono permanenti o temporanee. La perizia che viene effettuata dal medico legale, ovvero la relazione prodotto, costituisce prova per un eventuale giudizio.

Il Codice delle Assicurazioni fa una distinzione del danno biologico tra permanente o temporaneo.

In caso di invalidità permanente, il soggetto a seguito dell’incidente ha compromesso lo stato di salute.

In caso di invalidità temporanea, il soggetto subisce un peggioramento per un tempo limitato, in modo totale o parziale, fino a completa guarigione. 

Come funziona la liquidazione del danno biologico

Per calcolare come liquidare un individuo che ha subito un danno biologico bisogna tenere in considerazione due fattori:
  • invalidità temporanea: bisognerà risarcire l’individuo per tutto il periodo di guarigione dall’incidente e per il quale non riceverà una retribuzione e quindi non produrrà reddito;
  • invalidità permanente: il risarcimento verrà calcolato in base all’età della persona che ha subito il danno e al tipo d’invalidità riscontrata. A questa si andranno ad aggiungere i danni morali soggettivi e i danni esistenziali.
    La liquidazione dell’individuo avviene per via equitativa questo perché il risarcimento non può essere erogato come reddito permanente e allo stesso tempo non è possibile quantificare un effettivo danno alla salute, quindi il corrispettivo economico da rendere al danneggiato sarà a discrezione del giudice che eseguirà la causa.